giovedì 11 ottobre 2012

Tiramisù

Mi piace pensare che io e te siamo due tiramisù. Le nostre regole, però, sono diverse. Tu lasci che gli altri mangino tutto il primo strato, quello dove la crema al mascarpone si incontra con la polvere di cacao, quello scenografico, che fa brillare gli occhi, che fa dire "Scelgo". Ma poi non lasci (quasi) mai mangiare il resto: chi ha a che fare con te ha tutta la superficie del dolce, ne conosce perimetro e colore, ma non può arrivare in profondità, come se sotto il cacao ci fosse uno strato di ghiaccio impenetrabile.
Io invece mi divido in tanti pezzi, ciascuno può mangiare un tiramisù in sezione, come quando si fanno gli studi geologici: si accede analiticamente ad ogni strato, fino al più profondo, ma non si ha la visione sintetica, l'intero. Tante piccole perfette frazioni del tiramisù, ma in sé concluse, parziali, stagne.

Anche un'altra cosa mi piace pensare: che l'unico modo, lo sai, è intersecarci io e te. Diventare un Tiriamocisù, insomma.

4 commenti:

  1. L'ho sempre pensato, e le parole son sempre rimaste nel cucchiaino.

    RispondiElimina
  2. Llego a tu fin: más arena.
    Llegas a mi fin: más agua.

    RispondiElimina
  3. leggevo Cesare, e dice che

    La vita non è ricerca di esperienze, ma di se stessi. Scoperto il proprio strato fondamentale ci si accorge che esso combacia col proprio destino e si trova la pace.

    e niente, quando ho letto strato ho pensato al tiramisù

    RispondiElimina