Ho una teoria, si chiama la teoria del muro e della corsa. Funziona così: ciascuno di noi ha dentro di sé un muro, variabile per solidità e dimensioni, costruito negli anni dall'educazione , dalla sofferenza, dalla vita insomma. Ciascuno di noi, poi, quando si innamora intraprende una corsa: è una corsa affannata, magnetica, proprio nella direzione di quel muro. Ora: l'amore consiste nello stare ad occhi aperti e spostare quel muro, nel farlo retrocedere perché la corsa dell'altro non si infranga su di esso; e l'amore consiste anche nel correre ad occhi aperti ed accorgersi di quel muro e rallentare, per dare tempo all'altro di aprirci la strada. Ecco, funziona così la teoria del muro e della corsa: bisogna avere gli occhi aperti.
lunedì 9 dicembre 2013
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