Ho una teoria, si chiama la teoria del muro e della corsa. Funziona così: ciascuno di noi ha dentro di sé un muro, variabile per solidità e dimensioni, costruito negli anni dall'educazione , dalla sofferenza, dalla vita insomma. Ciascuno di noi, poi, quando si innamora intraprende una corsa: è una corsa affannata, magnetica, proprio nella direzione di quel muro. Ora: l'amore consiste nello stare ad occhi aperti e spostare quel muro, nel farlo retrocedere perché la corsa dell'altro non si infranga su di esso; e l'amore consiste anche nel correre ad occhi aperti ed accorgersi di quel muro e rallentare, per dare tempo all'altro di aprirci la strada. Ecco, funziona così la teoria del muro e della corsa: bisogna avere gli occhi aperti.
lunedì 9 dicembre 2013
sabato 2 novembre 2013
Vulcani
Ci credevo pianeti lontani, invece siamo vulcani. Tu sei l'Etna e il suo grido, io sono il Vesuvio, che ha scelto il silenzio. Ma siamo fratelli, fatti dello stesso magma, feriti dall'evoluzione.
lunedì 4 marzo 2013
Un giorno
Esiste da qualche parte un luogo dove sono radunati tutti i silenzi. Una specie di limbo delle parole. Forse è un pianeta, o un universo parallelo. Anche il nostro silenzio, condiviso e capito da me e te soltanto, si trova lì. Un giorno lo andiamo a prendere.
domenica 20 gennaio 2013
You saved me
Quando ero in terza elementare, la maestra di inglese, che era una tipa piena di inventiva e fiduciosa nell'intelligenza dei suoi allievi, ci fece vedere Peter Pan della Disney in lingua originale, con i sottotitoli in italiano. Di tutto il film, che vedemmo nella sala del primo piano, quella che spesso veniva allestita per le recite di fine anno, ricordo, lo confesso, solo una scena. Ma la ricordo chiaramente. Ho ancora cristallina l'immagine di Wendy che precipita giù da una cascata e Peter che vola in picchiata a soccorrerla, per poi posarla dolcemente ai piedi della stessa. Di quella scena, poi, ricordo solo una frase, pronunciata da Wendy. Probabilmente è l'unica di cui compresi il significato letterale e profondo senza l'aiuto dei sottotitoli e la ricordo, è il caso di dirlo, "by heart": "You saved me".
Poco fa pensavo che non può essere un caso. Perché per me in quella frase c'è l'essenza dell'amore. Amare non è altro che salvare e farsi salvare. Se poi lo si fa ai piedi di una cascata, anche meglio.
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